Locus Mortis «Inter Uterum Et Loculum MMXI» (2011)

Locus Mortis «Inter Uterum Et Loculum Mmxi» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
1247

 

Band:
Locus Mortis
[Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Locus Mortis [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina MySpace di Locus Mortis

 

Titolo:
Inter Uterum Et Loculum MMXI

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Pv - Drums
Mz - Guitars, Bass
Rm - Vocals

 

Genere:

 

Durata:
47' 58"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2011

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Ritorna uno dei gruppi migliori della nostrana ATMF, ovvero I sardi Locus Mortis, e lo fanno in un modo un pò inconsueto: riregistrando il debut album che uscì sempre per questa casa discografica nel 2005. Non ci è molto chiaro, sinceramente, per qual motivo i LM hanno fatto questa scelta che magari artisticamente potrà anche avere un valore, ma che dal punto di vista dell’acquirente è praticamente ricomprare lo stesso cd, al limite con suoni diversi e una veste grafica diversa. Avrei anche capito se si trattava di un album non ristampabile perché (ad esempio) uscito per una vecchia label i cui diritti erano bloccati, oppure magari di una ristampa con una sostanziosa aggiunta di bonus tracks, come i Necromass hanno fatto in occasione delle loro ristampe, ma così com’è, l’acquisto di questo cd è riservato solo a chi non ha comprato, a suo tempo, questo bel disco.
Ma comunque dubbi e perplessità a parte, a chi non conosce questo disco e sia interessato ad un buon acquisto di black metal nostrano gli do il consiglio di acquistarlo tranquillamente. “Inter uterum et loculum” è infatti un disco di valore, personale nei riff, molto spesso veloce, più raramente lento e caratterizzato, comunque, dall’avere sempre una eccellente inclinazione per le atmosfere sospese, stentoree, orientate a generare un mood estremamente atmosferico, che varia sapientemente l’atmosfera dei brani che puntano tutto su questa e non sulla violenza. A tutto questo aggiungete un chitarrista ispirato nella creazione di riffs personali, e una band perfettamente amalgamata, e otterrete un cd estremamente fosco e grigio, ma nondimeno molto coinvolgente e interessante, paragonabile al formidabile (e personalmente molto apprezzato) “Iter lethalis" dei sempre nostrani Natassievila. Il meglio di questo cd è dato dall’ottima accoppiata “La via mi fu mostrata” e “Il sole sorge sul luogo dei morti”, ma anche tutti gli altri brani non sono affatto male!
Insomma: acquisto tranquillamente consigliabile se vi piace il genere. Ben fatto Locus Mortis, anche se ci aspettiamo ora da voi il nuovo cd vero e proprio. Potevamo essere più bastardi, dubitare dell’opportunità di questo re – recording (a volte si fanno solo per soldi, o per svincolarcisi da contratti discografici), ma vista la qualità del disco chiudiamo un occhio e auguriamo un buon ascolto ai lettori interessati a questo cd. Certo che con qualche bonus track in più, però, il cd era ancora più appetitoso...

Track by Track
  1. Prologo 55
  2. Te sit perpetua vita 70
  3. Sentore di morte 70
  4. La via mi fu mostrata 75
  5. Il sole sorge sul luogo dei morti 75
  6. Immortale decadenza 70
  7. 1652 - Nigra pestilentia 60
  8. Fiamme 70
  9. Relitti 75
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 50
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
68

 

Recensione di Snarl » pubblicata il --. Articolo letto 1247 volte.

 

Articoli Correlati

News
Interviste
  • Spiacenti! Non sono disponibili Interviste correlate.
Live Reports
Concerti