Mondrian Oak «Aeon» (2012)

Mondrian Oak «Aeon» | MetalWave.it Recensioni Autore:
MORO MOU »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
1447

 

Band:
Mondrian Oak
[MetalWave] Invia una email a Mondrian Oak [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Mondrian Oak [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Mondrian Oak [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina MySpace di Mondrian Oak

 

Titolo:
Aeon

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Francesco :: Guitars And Synth
Diego :: Guitars
Matteo :: Drums
Stefano :: Bass Guitar

 

Genere:

 

Durata:
57' 12"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2012

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

E’ ovvio che l’unico vero pericolo dell’intraprendere un viaggio nell’universo del post rock è quello immanente di restare avviluppati in un’atmosfera musicale asfissiante e noiosa, ripetitiva e falsamente 'alternativa', se fatta da musicisti con poche idee o carisma.
Sinceramente non credo, tutto sommato, sia questo il caso degli italiani Mondrian Oak, con il loro secondo album, “Aeon”.
Si evince fin da subito il tono dichiaratamente drammatico: le sonorità sono cupe, talvolta persino doom, le melodie alienanti e psichedeliche. La calma apparente dei ritmi lenti tradisce l’angoscia permanente dei brani, quasi un’agitazione sottopelle che rischia di far collassare il tutto su se stesso.
Positivi nella capacità di generare un clima suggestivo e sempre teso, minimali quanto basta per non cedere alla scelta puramente cerebrale di note e suoni, allucinogeni nel creare paesaggi sonori freddi e carichi allo stesso tempo.
Tutto sembra sospeso in un clima di abbandono interamente strumentale: la voce come testimonianza della presenza umana è bandita; persino i nomi dei brani non hanno parole che evochino concetti, ma solo numeri.
“Aeon” è un album che evidenzia una sostanziale compattezza, mantenendo per tutte le 7 tracce un intensità costante, senza cedere a soluzioni troppo intellettuali, lasciandosi andare invece ad un flusso spontaneo e malinconico, raccontando la stessa storia con pochi mutamenti.
Difficile dire se questa caratteristica possa risultare un pregio o un difetto in maniera assoluta. Probabilmente parte del giudizio dipenderebbe dallo stato d’animo in cui “Aeon” viene ascoltato.
Di sicuro è un lavoro che non può lasciare indifferenti: fino all’ultimo si resta protesi nell’attesa di un finale, di una risoluzione del ben costruito dramma, puntualmente disattesa.

Track by Track
  1. 1 75
  2. 2 70
  3. 3 70
  4. 4 75
  5. 5 75
  6. 6 70
  7. 7 75
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
72

 

Recensione di MORO MOU » pubblicata il --. Articolo letto 1447 volte.

 

Articoli Correlati

News
Live Reports
Concerti