Finest Black «May, Shower and the Third Bed» (2011)

Finest Black «May, Shower And The Third Bed» | MetalWave.it Recensioni Autore:
MrSteve »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
1210

 

Band:
Finest Black
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Titolo:
May, Shower and the Third Bed

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Lorenzo Pagani - Vocals
Edoardo Mancini - Guitar
Enrico Orlandi - Guitar
Dario Iocca - Bass Guitar
Fabio Luongo - Drums

 

Genere:

 

Durata:
21' 58"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2011

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

La prima cosa da fare, nell’ascoltare un nuovo gruppo di cui si deve scrivere, è cercare di definire (almeno a grandi linee) il genere di cui ci si andrà a occupare. Qui non si presentano molte difficoltà: è grunge mischiato con hard rock, questo è certo, e fatto anche con un certo grado di cura. Un mix spinto a volte verso il lato più orecchiabile e dolce (Lands of Nowhere) e a volte più verso un hard rock abbastanza spinto, ma mai sporco e cattivo, sempre cantato e mai urlato. Una formula piacevole, non il massimo per pogare (almeno su disco, come sempre sembra in questi casi) ne di una dolcezza da lacrime agli occhi, ma accattivante e ben concepita. Molto apprezzabile soprattutto da chi non cerca muri di doppio pedale, e con cantati comprensibili e obiettivamente ben fatti, senza togliere nulla alle capacità tecniche del gruppo, di buon livello per i loro obiettivi. Una formula, però, che ha il pesante difetto di una mancanza di originalità: nonostante l’ascolto sia piacevole, e probabilmente trascinante in parecchie situazioni live, non si riesce a scrollare di dosso la sensazione di qualcosa di già sentito, di assimilabile a una marea di gruppi che hanno precedente calcato le scene di questo filone. Non sto dicendo certamente che siano noiosi (anche se ho qualche dubbio sulla necessità della durata di un paio di canzoni), ma sono stato portato troppe volte a chiedermi se non avessi già sentito qualcosa di molto simile, o a pensare quale gruppo mi ricordassero. Ciononostante (o forse proprio per questo) l’ascolto procede, attraverso un disco molto curato e ben fatto, con buone chitarre e tanta, tanta voglia di suonare.
I ragazzi sanno il fatto loro, e hanno voglia di mostrarcelo. Le potenzialità sono alte, la capacità è presente e l’ambizione pure, manca solo trovare qualche vero spunto di originalità su cui puntare per offrirsi a un pubblico che potrebbe esserne molto gratificato, soprattutto live.

Track by Track
  1. All I Ever Wanted to Say 65
  2. Finest Black 70
  3. Lands of Nowhere 70
  4. Purple Monster 75
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
72

 

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