Recycle «Only One Choice» (2011)

Recycle «Only One Choice» | MetalWave.it Recensioni Autore:
carnival creation »

 

Recensione Pubblicata il:
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Visualizzazioni:
1408

 

Band:
Recycle
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Titolo:
Only One Choice

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Luca Gambardella :: Vocals, Guitar
Gabriel-One :: Guitar
Mirko Simoni :: Bass
Valerio Del Bravo :: Drums

 

Genere:

 

Durata:
27' 12"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2011

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

“Only One Choice” dei livornesi Recycle non è certo esente dal risultare indifferente. In primis per tutto questo indiscutibile ed enorme amore per la musica d’oltreoceano (elemento che permea fortemente l’intero disco) e in secundis poiché la loro formula della forma canzone molto fruibile funziona anche troppo bene: i ritornelli catchy su cui i nostri fanno forza restano in testa e difficilmente si tolgono. I motivi sono i seguenti.
Nell’Alternative Metal della band è possibile trovare traccia di tutto ciò che in questi ultimi dieci anni ha fatto fortuna a livello mainstream o meno e che proviene dagli Stati Uniti/Canada. C’è il Post-Grunge/Groove dei Nickelback a caratteri cubitali (” Butterfly”. Immaginate Chad Kroeger e soci sciacquati in salsa Alternative Rock), ci sono aloni dei primi Machine Head ammorbiditi da vocalismi meno violenti, sound simil-Metalcore che possiamo rintracciare nei primi Avenged Sevenfold quanto a ritornelli ma azzarderei anche i molto discussi Linkin Park, tanto in qualche brano mi ricordano lontanamente le soluzioni melodiche in parte adottate da quest’ultimi (“Selfish” e “Wake Up”).
Ogni tanto il disco (troppo breve per altro) incontra discutibili sistemi frutto di un songwriting non eccessivamente originale e incentrato principalmente sui generi di musica di cui sopra. Per carità, voci praticamente perfette, muro sonoro adeguato e drumming preciso e dinamico (forse la qualità audio della batteria non è proprio il massimo quanto a scelta di suoni) quindi c’è tecnica, c’è impegno e non ho nulla da ridire su questo lato della band ma ci sono due grandi pecche in “Only One Choice” che non aiutano il suo decollo per farlo apparire originale. A mio avviso ricorda troppo le band già note e non sono sufficienti ritornelli radiofonici per convincere l’ascoltatore, specialmente nel 2012. Se i nostri si scrollano di dosso queste pesantissime influenze sono sicuro che qualcosa di buono uscirà certamente fuori, del resto hanno tecnica da vendere, basta solo lasciarsi andare.

Track by Track
  1. Butterfly 65
  2. Selfish 70
  3. Wake Up 60
  4. P. P. 60
  5. Forever 65
  6. Sot 50
  7. Grandpa 65
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 60
  • Originalità: 50
  • Tecnica: 80
Giudizio Finale
63

 

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