Epoca «Epoca» (2011)

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carnival creation »

 

Recensione Pubblicata il:
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Visualizzazioni:
670

 

Band:
Epoca
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Titolo:
Epoca

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Marco :: Vocals
Andrea :: Guitar
Dario :: Bass
Ermanno :: Keyboards
Massimiliano :: Drums

 

Genere:

 

Durata:
42' 12"

 

Formato:
EP

 

Data di Uscita:
2011

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Gli Epoca nascono a Treviso nel 2008 e, dopo aver completato la formazione con elementi di tutto rispetto, sfornano questo primo EP dalla durata non indifferente di quasi tre quarti d’ora: potremmo addirittura considerarlo un full-lenght vero e proprio se non fosse per la qualità audio veramente improponibile con cui il tutto è stato presentato.
Ascoltare dei musicisti straordinari avvezzi ad un Progressive Rock reso più fruibile ma sempre incatenato alle proprie origini è un’esperienza grandiosa che, tuttavia, vuole anche una produzione degna di essere chiamata tale e che soprattutto sappia valorizzare tutti gli strumenti e non soltanto alcuni.
Sulle tastiere e in una certa misura sul basso non ho nulla da obiettare: sono praticamente perfetti ed effettuano delle esecuzioni da manuale ma chitarre e batteria, pur essendo suonati in modo certosino e con un grandissimo gusto estetico escono con dei suoni qualitativamente troppo bassi mentre la voce alterna momenti di estremo estro quasi teatrale quanto a espressività a momenti in cui forse osa troppo sui registri più acuti e inevitabilmente stecca (“Vertiginoso Brivido” e “Miserabili”).
Ma in fondo in parte posso perdonare ai nostri le pecche dovute alla produzione poiché il fascino di tali composizioni è inconfutabile e va a ricercare all’intero di tutt’altri contesti musicali generando un mix funzionale che gli Epoca riescono a non rendere eccessivamente complesso per cui molte orecchie non allenate o non vicine al Progressive Rock riuscirebbero comunque ad apprezzare le valide soluzioni melodiche che compiono i nostri.
Non si può restare indifferenti di fronte al blues di “2012” all’orientaleggiante “Seguendo Il Ghibli” (che ricorda vagamente i Banco Del Mutuo Soccorso quanto al mood della voce) e alla visione jazz-fusion di “Tempo Infinito”. Inoltre l’anima Pop della traccia finale “Viaggiare Nella Notte” resta comunque originale e gradevolissima.
Insomma, con una produzione adeguata, il talento e la creatività degli Epoca diverrebbero sicuramente molto più noti ed estesi alla larga scala raccogliendo certamente molti più consensi positivi. Il Progressive Rock ha sempre una marcia in più e gli Epoca lo sanno.

Track by Track
  1. Vertiginoso Brivido 65
  2. 2012 75
  3. Miserabili 75
  4. Seguendo Il Ghibli 80
  5. Tempo Infinito 80
  6. Sensazioni 75
  7. Viaggiare Nella Notte 70
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 50
  • Qualità Artwork: 60
  • Originalità: 80
  • Tecnica: 85
Giudizio Finale
72

 

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