The Stompcrash «Directions» (2012)

The Stompcrash «Directions» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Absentia »

 

Recensione Pubblicata il:
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Visualizzazioni:
857

 

Band:
The Stompcrash
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Titolo:
Directions

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Grazia Mele : Bass
Diego Itri : Drums, Programming
Daniela Palermo : Vocals, Keyboard
Christian Celsi : Vocals, Guitar

 

Genere:

 

Durata:
48' 57"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2012

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Gli Stompcrash sono una goth rock band milanese nata nel 2002 come progetto darkwave ispirato alle storie gotiche di Lovecraft, Poe, Kafka. Nel 2007 esce il loro debut album, “Requiem Rosa”, in perfetto stile “old school”, dove le atmosfere crepuscolari si mescolano perfettamente alle due voci (maschile e femminile) nel raccontare queste favole decadenti. Quest’ anno esce il loro nuovo lavoro, “Directions”, con una nuova casa discografica ed un sound un po’ più lontano dalla new wave di stampo ottantottino. Se nel vecchio lavoro si potevano sentire le forti influenze di band come Sister of Mercy, Siouxie and the Banshees, The Cure, in questo loro nuovo album ci spostiamo più verso sonorità in stile Interpol, Editors, She Wants Revenge. Le atmosfere cupe si sono un po’ diradate dando spazio ad un sound più variegato rendendo i pezzi vari e l’ album non monocorde. Le due voci continuano ad essere un buon punto di forza: quella maschile più profonda e in stile goth e quella femminile più di stampo post- punk, ma anche i synth e le chitarre contribuiscono ad intrecciare pezzi che passano dal goth/ deathrock più attuale a brani più atmosferici e new wave. I temi di amore, morte, dolore e colpe si legano bene alla musica e nei suoi repentini cambi di sound si adattano senza problemi. La band con questo nuovo album dà segno di crescita ma rimane un po’ troppo legata alle proprie influenze musicali , anche se ci sono tutte le carte in regola per crearsi un’ identità più forte e personale (il pezzo “Cat’ s Eyes” a mio parere ne è la dimostrazione). Nel complesso il lavoro che ci viene presentato è buono ed è un ottimo album per avvicinarsi a questo “mondo musicale” che (purtroppo) ancora in Italia fa fatica ad emergere. Interessante promessa della scena “alternativa” italiana da tenere sott’ occhio.

Track by Track
  1. Awoken from uneasy dream 75
  2. The Leaves begin to Fall 70
  3. The Black Dahlia 70
  4. Memories 70
  5. Cold Luger 65
  6. Cat's Eyes 80
  7. Enemy at your Gate 70
  8. Circles of Mud 70
  9. The Only Real Thing 70
  10. Hazel 70
  11. Looking Eastward 70
  12. Back in the Blue 70
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 65
  • Originalità: 65
  • Tecnica: 70
Giudizio Finale
70

 

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