Silent Carillon «Andras» (2012)

Silent Carillon ŤAndrasť | MetalWave.it Recensioni Autore:
carnival creation »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
708

 

Band:
Silent Carillon
[Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Silent Carillon

 

Titolo:
Andras

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Gep Scaia :: Music, Lyrics, Art, Production

 

Genere:

 

Durata:
45' 19"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2012

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Album veramente strano quello del progetto “Silent Carillon” in cui milita soltanto il master-mind Gep Scaia, compositore di tutti i brani e figura emblematica che ha ben curato un artwork costituito di foto abbastanza agghiaccianti e oscure in cui i colori tacciono per far posto ad un tetro B & W.
Musicalmente ci troviamo di fronte a delle tracce quasi inumane, ben costruite ma se fossero stati utilizzati dei suoni maggiormente processati e più verosimili il disco di certo avrebbe guadagnato un punteggio maggiore della sufficienza.
I ritmi, talvolta ossessivi –quasi Industrial vecchio stampo (mi ricordano un po’ i vecchi Einsturzende Neubaten)- e talvolta incredibilmente minimali compiono azioni veramente importanti all’interno dei brani nei quali bassi pad, archi dai suoni ahimè troppo finti, pianoforti midi e rumori di sottofondo fanno il resto.
Il tutto trasporta in un verosimile paesaggio di guerra o di rassegnazione avutasi dopo della stessa per cui l’idea di fondo è buona, specie se, mentre ascoltiamo i brani osserviamo attentamente le immagini che accompagnano l’artwork.
Se cercassi anche solo di catalogare questo genere di musica potrei azzardare un Noise Ambient tendente molto al Drone e con ingressi di elettronica sempre diluita e sempre incostante, a passaggi alterni. “Echoes From a Deep Chasm” ma anche “Suprematism (Sickness)” e “Copper” sembrano episodi molto riusciti ma stiamo sempre lì, se il tutto avesse avuto modo di vantare una produzione un po’ più curata nella scelta dei suoni (benché sia volutamente basata sulla bassa qualità e sul rumore, come accennato fieramente nel disco) “Andras” avrebbe di certo costituito un’esperienza esaltante anche se non funge certo da musica per rilassarsi.
Sono “canzoni” estremamente eclettiche, creative ma ermetiche all’ennesima potenza quindi posso consigliare l’ascolto ai soli amanti della sperimentazione. Andateci piano che “Andras” è raccapricciante e se iniziate a fare brutti pensieri mentre lo ascoltate è la fine della vostra sanità mentale!

Track by Track
  1. Mountain (An Invocation) 60
  2. Mist 50
  3. Fear Spreads Like Plague 55
  4. The Ground Seems Hollow 55
  5. Echoes From a Deep Chasm 60
  6. Copper 60
  7. Suprematism (Sickness) 65
  8. Krieg 60
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 55
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 60
Giudizio Finale
60

 

Recensione di carnival creation » pubblicata il --. Articolo letto 708 volte.

 

Articoli Correlati

News
Recensioni
  • Spiacenti! Non sono disponibili Recensioni correlate.
Interviste
  • Spiacenti! Non sono disponibili Interviste correlate.
Live Reports
Concerti