Damaste «Five Degrees And A Prophecy» (2011)

Damaste «Five Degrees And A Prophecy» | MetalWave.it Recensioni Autore:
carnival creation »

 

Recensione Pubblicata il:
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Visualizzazioni:
1717

 

Band:
Damaste
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Titolo:
Five Degrees And A Prophecy

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Niburu :: Vocals
Thanatos :: Guitars
Phobos :: Guitars
Hypnos :: Bass
Panoptes :: Drums

 

Genere:

 

Durata:
39' 10"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2011

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Tornano i bresciani Damaste. Li avevamo lasciati quasi cinque anni or sono con il demo “The Crumbling Vaults Of The 5th Sun” che ci aveva mostrato come i nostri già partissero in quinta quanto a tecnica, idee e produzioni e di certo una continuazione con questo “Five Degrees And a Prophecy”, debut album ufficiale del gruppo, di certo, oltre ad essere anche stavolta apprezzato, è una conferma entusiasmante.
Innanzitutto sono rimasto stupito dalla furia con cui il platter inizia, “Flooded Kingdoms Of The Ice Age” (ai nostri piacciono i titoli lunghi a quanto pare) è un brano che non lascia scampo e ci tira in faccia un ottimo blast beat e potenza sonora in generale che è ben difficile lasciar passare inosservati anche perché è ricco di groove e di rabbia. Ottimo per iniziare ma le sorprese devono ancora arrivare.
Già verso l’ottima “For Aeons To Come” l’ombra dei Sadus inizia a farsi sentire e con quella anche leggere contaminazioni degli ultimi Death senza contare i Testament ma alla band piace mostrare sia quanto hanno imparato negli anni dalla lezione del Thrash-Death mondiale che il modo tutto personale in cui infondono una vita propria ai singoli pezzi nei quali sì, aleggia qualcosa che è possibile catalogare, ma che rimane comunque sempre fresco ed interessante.
Five Degrees And a Prophecy” è un debutto più che valido anche per il fatto di averci mostrato un quintetto già molto maturo che potrebbe davvero dare e fare molto in futuro se continua su questa strada; e siamo solo al primo studio album, non dimentichiamolo!
Ciò che traspare tecnicamente è l’ottimo drumming generale che osa dove può osare senza sembrare presuntuoso, così come i riff delle chitarre, taglienti e caldi di suono, i soli eccezionalmente eseguiti e quel basso fretless che ogni tanto compare in primo piano (“Carved In Stone”) spezzando all’improvviso col resto delle atmosfere. Non scordiamo ovviamente l’abissale e profonda voce quasi completamente in growl di Niburu (al secolo Andrea Pelliccia), particolarmente ispirata nel platter.
Insomma un debut così è raro ascoltarlo per cui è imperativo supportare i Damaste! Ottimo lavoro ragazzi!

Track by Track
  1. Flooded Kingdoms Of The Ice Age 85
  2. For Aeons To Come 80
  3. Dreadful Deviancy 70
  4. Five Degrees And a Prophecy 75
  5. A Different Fate 95
  6. Carved In Stone 80
  7. Where Awareness And Detachment Collide 75
  8. The Opalescent Path 85
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 80
  • Qualità Artwork: 65
  • Originalità: 75
  • Tecnica: 90
Giudizio Finale
80

 

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