Fuel From Hell «Easier Said Than Done» (2012)

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digprog »

 

Recensione Pubblicata il:
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Visualizzazioni:
796

 

Band:
Fuel From Hell
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Titolo:
Easier Said Than Done

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Phil Lasher :: Lead Vocals
Dam Littmanen :: Guitar, Vocals
Steve Eighteen :: Guitar, Vocals
Max Velvet :: Bass, Vocals
Alex Count :: Drums

 

Genere:

 

Durata:
43' 0"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2012

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Come si oserebbe dire per il vino che più invecchia e più buono diventa, lo stesso concetto vale anche per il buon hard rock (alla faccia di chi lo crede già trapassato) che è ancora sapientemente ben preparato da artigiani delle cantine rock sottoforma di EP. Questi artigiani sono gli italiani Fuel From Hell, band che dalla fine degli anni ’90 propone con grande enfasi un glam rock che fa la spola tra i Mötley Crue e i Poison e che si sposa perfettamente anche con quanto fatto recentemente dai Darkness, una linea diretta tra passato, presente e nonché un interessante futuro all’orizzonte. “Easier Said Than Done” non brilla per originalità e per appeal-radiofonico, è un agglomerato di sonorità pure guidate dall’istinto e dalla passione, senza alcun tipo di compromesso e forzatura, energia che pulsa in ogni singola nota registrata. Le undici tracce presenti nel disco tendono a creare atmosfere adrenaliniche, scenari californiani anni ’80 che riportano subito alla mente i clichè come capelli cotonati e i lustrini, il basso Jack Daniel’s dei Van Halen e la spensieratezza di quell’epoca magica. Il vocalist e frontman Phil Lasher è il perfetto cantante scapestrato e guascone, vocalità straordinaria donata al rock, camaleontica quando si transita da pezzi tirati alle ballads. Gli axe-man Dam Littmanen e Steve Eighteen stridano le loro sei corde in modo sbarazzino, alternando assoli melodici e riff corposi ad assoli di piano, supportati da una base ritmica egregiamente musicata dal duo basso-batteria formato da Max Velvet e Alex Count. “Electrified” apre le danze, pezzo di carattere on the road, pompato al punto giusto come tutto il disco lo è d’altronde, passando per la straordinaria “Anything Goes” (accompagnata anche da un ottimo video promozionale) fino ad arrivare alla track conclusiva “House of Love”. Strutture dei pezzi semplici, rock blues coinvolgente che mette d’accordo tutti, dalle generazioni passate a quelle odierne. Quello che premia lo sforzo di questi ragazzi è la sincerità, quel modo arcaico di fare in musica come si osava qualche decennio fà che è tenuto ancora vivo, pimpante e vigoroso. Un viaggio on the road da gustare dalla prima all’ultima nota.

Track by Track
  1. Electrified 75
  2. Poison Whiskey 70
  3. Nowhere In The Night 70
  4. Some Girls 75
  5. Send Me Your Love 70
  6. Anything Goes 80
  7. 17 & Wasted 85
  8. Midnight 75
  9. December '89 70
  10. Bad Jane 75
  11. House Of Love 80
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 85
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 90
Giudizio Finale
76

 

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