Mekong Delta «Intersections» (2012)

Mekong Delta «Intersections» | MetalWave.it Recensioni Autore:
carnival creation »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
773

 

Band:
Mekong Delta
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Titolo:
Intersections

 

Nazione:
Germania

 

Formazione:
Martin Lemar :: Vocals
Benedikt Zimniak :: Guitar
Erik Grösch :: Guitar
Ralf Hubert :: Bass
Alex Landenburg :: Drums

 

Genere:

 

Durata:
52' 0"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2012

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Mi rivolgo principalmente alle nuove generazioni dei metalheads, in particolare a tutti coloro che non hanno sentito mai nemmeno parlare dei Melkong Delta: il mio pensiero è quello di fare vostro questo disco se già andate matti per Nevermore, per i Watchtower, per il Thrash metal tecnico e per il Progressive Thrash in generale. “Intersections” potrebbe davvero piacervi e trasportarvi in una dimensione davvero interessante da approfondire.
Per tutti gli altri, ignorate completamente quest’ultima trovata dal dubbio gusto della combo tedesca dei MD.
Il mo primo pensiero è stato “Sì ma perché?!” e già vi avrei esplicato tutto ciò che può riguardare una release della quale francamente ignoro il senso in sé per sé.
“Intersections” non è altro che una ri-registrazione ad hoc del disco omonimo dei nostri (1987) e di “Visions Fugitives” del 1994. Altro? No, non in questa occasione.
Certamente i brani che sono stati il fiore all’occhiello dei Melkong Delta sono in questa sede ripresi e riformati da zero con una strumentazione più moderna e possono senz’altro vantare una resa sonora praticamente perfetta atta a valorizzare al meglio ogni passaggio sonoro di questo susseguirsi di ottimi brani dagli incipit dei più disparati.
Grande tecnica certo ma anche grande mancanza di buonsenso. Se i nostri avevano intenzione di guadagnare qualche fan in più, dal momento che non sono certo noti per le loro grandi apparizioni discografiche in questi ultimi anni, posso dire che il botto non possono averlo fatto né tutto ciò mi è suonato originale.
Impossibile bocciarli perché la stragrande maggioranza dei brani, riproposta in questo modo, funziona e sa catturare l’ascoltatore a più riprese ma non posso dire che sia stata un’esperienza esaltante dal punto di vista della sorpresa.
Consiglio di attendere il prossimo platter, se mai ce ne sarà uno e di sperare affinché i nostri suonino della musica nuova invece che riciclare del loro vecchio materiale. Sono veramente scelte che non condivido affatto ma ad ognuno il suo.

Track by Track
  1. The Cure 70
  2. Shades of Doom 75
  3. Sphere Eclipse 75
  4. The Healer 70
  5. Innocent 80
  6. Memories of Tomorrow 70
  7. Heroes Grief 85
  8. Heartbeat 60
  9. Transgressor 60
  10. Prophecy 80
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 90
  • Qualità Artwork: 60
  • Originalità: 50
  • Tecnica: 90
Giudizio Finale
73

 

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