Ratzmataz «Global Revolution» (2012)

Ratzmataz «Global Revolution» | MetalWave.it Recensioni Autore:
MrSteve »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
1245

 

Band:
Ratzmataz
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Titolo:
Global Revolution

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Loris Marchiori - voice & guitars
Martino Pighi - drums
Alberto Bianchi - bass

 

Genere:

 

Durata:
46' 28"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2012

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Siete cresciuti con gli AC/DC? Andate pazzi per i Motley Crue? Lemmy è il vostro sogno proibito? Ogni genere di band nata dopo gli anni '80 vi fa rabbrividire? Allora amerete questo gruppo alla follia. Per tutti gli altri, qua troverete molto poco che non sia stato già detto dai gruppi sopra elencati e dai loro contemporanei, quindi... Evitarli? Non necessariamente.
Hard rock puro, gente. Quel tipo di genere che fa delle sue radici il suo principale (e quasi unico) punto d'orgoglio, con ritornelli catchy e aggressive chitarre vecchia scuola. Da questo punto di vista, i Ratzmataz centrano perfettamente il segno: riff cattivi, batteria ridotta all'essenziale, voce accattivante (anche se, ovviamente, lontana dalla grandezza dei cantanti storici, ma non possiamo mica stare a fare questo tipo di paragoni) e assoli con un timbro cattivo e a volte anche fuori dalla biblica pentatonica. Molta capacità, molta bravura, con un solo vero difetto: l'originalità a livelli parecchio bassi. Un peccato, perchè quanto a passione e capacità ne hanno da vendere.
E' questo il vero punto dolente dell'intero album. Il riff principale della title track mi ha fatto chiedere se non avessi messo su per sbaglio Kickstart my Heart, Sweet Lady semra venire da un album degli Airbourne e la sensazione di aver già sentito le canzoni da qualche altra parte, per quanto si provi spesso con i primi album di gruppi esordienti, è stata in molte canzoni la più forte che io abbia mai provato. Non sono delle fotocopie in tutto (si sente la loro esperienza), ma una palese e forte ispirazione ai gruppi storici è evidente, e in realtà si rivela anche parecchio apprezzabile. Se infatti il gruppo pecca di idee proprie, ci mette tutta la passione e l'esperienza possibile per fare in modo di non rimanere un gruppo "che imita i", e complice un'ottima qualità di produzione e un approccio a volte da modern hard rock, il risultato è molto più coinvolgente di quanto possa sembrare.
Concludendo, se siete di quelli attaccati alle radici che dicono che il rock moderno fa schifo, ascoltateli senza alcun timore. Se invece siete un po' più progressisti, non è nemmeno detto che non vi piacciano... Diamogli un'opportunità, perchè le cose che sanno fare, le sanno fare bene.
E su questo, non posso discutere.

Track by Track
  1. Global Revolution 75
  2. It's Alright 75
  3. Take Me Home 75
  4. Go To Gay Pride 70
  5. Burn 75
  6. Angel 75
  7. Her Love Is Stronger Than My Pain 70
  8. NoBody Needs Somebody 75
  9. Before Sweet (live studio-session) 70
  10. Sweet Lady 75
  11. Too Late 75
  12. Priscilla 70
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 90
  • Qualità Artwork: 80
  • Originalità: 65
  • Tecnica: 85
Giudizio Finale
75

 

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