Planters Punch «Il Taglio Con La Carta» (2012)

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digprog »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
878

 

Band:
Planters Punch
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Titolo:
Il Taglio Con La Carta

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Francesca Ulivi :: Vocal, Bass
Simone Marziale :: Guitar, Back Vocals
Filippo Betti :: Guitar
Maicol Lucchetti :: Drums

 

Genere:

 

Durata:
45' 57"

 

Formato:
CD

 

Data di Uscita:
2012

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Nonostante non riesca letteralmente decollare in termini di originalità, “Il Taglio con La Carta” è un disco accattivante, ricco di sfumature e che di certo non lascerà deluso chi ha la necessità di ascoltare un disco Rock giusto per il gusto di un ascolto disimpegnato e guidato solamente dal vibrare delle note prodotte. I Planters Punch ripropongono parte del loro repertorio ri-visitato musicalmente e ri-portato nella loro lingua madre (ovvero l’italiano). Testi che trattano l’emotività, i rapporti sociali e il fattore “personalità” che sussiste in tali rapporti e deve far fronte, nel bene o nel male, alle situazioni che si vengono a creare tra gli individui. Questo primo lavoro mostra le ottime qualità di questa band esordiente. I riferimenti a quel Rock Americano/Canadese (vedi Nickelback) disegnano un sound moderno e genuino, curato nella parte melodica e sostenuto in quella ritmica. La voce di Francesca Ulivi riesce a trasmettere egregiamente lo stato d’animo di ogni singolo testo, il tutto condito da atmosfere punk/garage ben orchestrate dagli altri membri del gruppo. Le chitarre di Simone Marziale e Filippo Betti non si discostano dai quei “canoni” Statunitensi precedentemente portati in auge, apportando tuttavia una grande dose di personalità alla malgama finale creata. La ritmica di Maicol Lucchetti è dritta, proporzionata, cucita su misura per ogni pezzo. Il brano “Exit”, nonostante il gioco di parole, apre il lavoro, dipingendo un’atmosfera rock/punk che viene contrastata dalle interessanti liriche in italiano. L’effetto creato è di grande impatto, almeno all’inizio. Il brano successivo “Sola”, nonostante l’appeal palesemente radiofonico, è di ottima fattura, curato nei minimi particolari. Tuttavia l’effetto sorpresa finisce qui. Infatti, nonostante l’ottima fattura dei pezzi è il solito susseguirsi di atmosfere (a parte “Armonici” che si rivela la track più interessante). In conclusione: i Planters Punch godono di una buona tecnica e di uno spiccato senso compositivo, d’altra parte da un esordio ufficiale ci si aspetta sempre qualcosa leggermente innovativo. Da tenere d’occhio per il prossimo futuro.

Track by Track
  1. Exit 65
  2. Sola 70
  3. Strano ma Vero 60
  4. Di Nuovo Qui 60
  5. Armonici 80
  6. Il Taglio con la Carta 70
  7. Drama 65
  8. Gelido Stato 70
  9. Foglie Gialle 60
  10. Emozioni Instabili 65
  11. Nella Pioggia 65
  12. La Buona Fede (Ghost Track) 60
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 85
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 65
  • Tecnica: 80
Giudizio Finale
68

 

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