Dissolving of Prodigy «Louceni se Svetem Pozemmskym» (2005)

Dissolving Of Prodigy «Louceni Se Svetem Pozemmskym» | MetalWave.it Recensioni Autore:
BurdeN »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
943

 

Band:
Dissolving of Prodigy
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Titolo:
Louceni se Svetem Pozemmskym

 

Nazione:
Repubblica Ceca

 

Formazione:
Rène Krystyn : chitarra/voce
Rchard Minx : chitarra
Filip Chucy : basso
Vlastimil Kvoch : tastiera
Pavel Fojtik : batteria

 

Genere:

 

Durata:
49' 3"

 

Formato:

 

Data di Uscita:
2005

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

I Dissolving of Prodigy provengono da lontano, indovinate un poco? Repubblica Ceca!
E lo fanno con un sound fortemente devoto ad un certo tipo di gothic/doom metal, non eccessivamente lento e funereo, direi invece più indirizzato a certe soluzioni eleganti e romantiche, tipiche di certi My Dying Bride… quindi suoni e melodie avvolgenti, growling polveroso e dilatato, più su timbriche da disperato che da deathster.
Inoltre per concludere in bellezza ci si insinuano anche violini e qualche sparuto violoncello, a dire il vero sono utilizzati in modo non eccessivamente innovativo ma neanche nel modo più scontato e banale possibile, insomma una via di mezzo che una certa personalità che fa guadagnare qualche punto ai Dissolvine of Prodigy.
Questo “Louceni es Svetem Pozemskym” non è nient’altro che il debutto, quindi con tutti i pro e i contro che comporta mi sento di dire che la band ci sa fare, il doom metal non è di certo un genere facile, se non si è appassionati è difficile arrivare fino in fondo… ed è proprio qui che la band riesce nel suo intento, non annoiare mai, tanto per intenderci brani come l’opener, “Divci Valka”, “Pocta Morane” sono un buon biglietto da visita per attirare a se tutti gli estimatori di queste particolari sonorità.
Nel complesso ci si trova dinanzi ad un’ora di malinconia e sofferenza, a tratti scorrevole e ben congeniata, in altri casi forse un tantino stucchevole e prolissa, ma fa parta del gioco, la band è giovane, e la strada da percorrere è ancora tanta, ma senz’altro siamo di fronte ad un buon inizio, vediamo se il tempo sarà dalla parte.
In ultimo ci tengo a sottolineare il fatto di come anche paesi non proprio addentrati nella tradizione di questo genere musicale si comincino ad aprire anche agli stili più estremi e profondi, bene così.

Track by Track
  1. Stara Zeme 75
  2. Mohylove Kroby 75
  3. Rujana 70
  4. Divsi Valka 70
  5. Pocta Morane 65
  6. Bohu Nemily 65
  7. Horici Mosty 60
  8. Zrcadlo Nasich Skutku 70
  9. Promeny Slov 76
  10. Prvni Lecke Radosti 70
  11. Jedenact 60
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 65
  • Originalità: 60
  • Tecnica: 65
Giudizio Finale
68

 

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