Scars «The Nether Hell» (2005)

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FallenAngel »

 

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Band:
Scars
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Titolo:
The Nether Hell

 

Nazione:
Brasile

 

Formazione:
Regis F. :: voce
Eduardo Boccomino :: chitarra solista
Alex Zeraib :: chitarra ritmica
Andre Sterza :: basso
Alex Nasser :: drums

 

Genere:

 

Durata:
29' 9"

 

Formato:

 

Data di Uscita:
2005

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
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Recensione

I brasiliani Scars ritornano nel panorama mondiale con questo “The nether hell”; la band, formatasi nel 1991 partecipando anche a svariati concerti anche negli Stati Uniti di supporto a band come Anthrax, Kreator e Rata Blanca, si scioglie nel 1998, per poi riformarsi nel 2004 con una formazione quasi completamente rimaneggiata.
La band ha leggermente cambiato sound rispetto all’album di debutto “Ultimate encore” inserendo momenti molto vicini al death metal tralasciando il suono tipicamente thrash che li aveva caratterizzati prima dello scioglimento.
Brani come “Hidden roots of evil” e “Creatures that come alive in the dark” sono la dimostrazione della svolta sonora della band; le due canzoni seguono infatti i canoni death metal con riff potenti che passano da momenti iper-veloci a parti più lente e claustrofobiche, il tutto accompagnato da una sezione ritmica al fulmicotone. Chiare in queste due canzoni le influenze dei conterranei Sepultura del periodo di “Chaos A.D.” soprattutto per quanto riguarda la linea vocale e i suoni di chitarra.
Gli altri quattro brani presenti nell’EP sono tipicamente thrash con chiare influenze di gruppi come Slayer e Kreator; violenza allo stato puro che farebbe agitare chiunque; l’esecuzione è pressoché perfetta e la registrazione professionale rendono il tutto veramente piacevole e di tutto rispetto.
La voce di Regis è sempre all’altezza, sia nelle parti gridate che in quelle cantate in growl senza far trasparire nessuna pecca evidente; il cantante riesce infatti a conferire a i brani una potenza notevole smorzata solo nelle parti più lente in cui la voce diventa incredibilmente cupa rasentando quasi il doom.
“Legions” è un inno al thrash americano che rispecchia tutti gli stilemi del genere senza però peccare di personalità e con l’aggiunta di momenti melodici e lenti che prospettano l’arrivo dell’imminente catastrofe. Colpi di doppia cassa arrivano alle orecchie come martellate che preparano il cervello alla violenza sonora creata dagli altri strumenti.
In “Return to the killing ground” troviamo segni di nu metal soprattutto per quanto riguarda i suoni delle chitarre, suoni che però si adattano perfettamente al contesto evitando di sembrare estranei.
Questo “The nether hell” è quindi un eccellente EP che dimostra che anche nell’america latina si suona del buon thrash e death ancora oggi. Il sound della band convince in ogni sua parte, senza cadute di ritmo e mantenendo una certa originalità nonostante le evidenti influenze di gruppi più blasonati. Consiglio vivamente questo lavoro a tutti gli amanti del thrash, sicuro che verrà apprezzato e anche a coloro che gradiscono il death metal; in questo EP troveranno infatti parecchi spunti interessanti e validi.

Track by Track
  1. Creatures that come alive in the dark 92
  2. Warfare 85
  3. Nether hell 88
  4. Legions (forgotten by the gods) 91
  5. Return to the killing ground 79
  6. Hidden roots of evil 97
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 95
  • Qualità Artwork: 90
  • Originalità: 92
  • Tecnica: 78
Giudizio Finale
89

 

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