3rd «D Day» (2006)

3rd «D Day» | MetalWave.it Recensioni Autore:
HatewerK »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
2062

 

Band:
3rd
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Titolo:
D Day

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Cristiano - Vocals
Dario - Guitars
Massimo - Guitars
Luca - Bass
Mario - Drums

 

Genere:

 

Durata:
33' 35"

 

Formato:

 

Data di Uscita:
2006

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

I salernitani 3rd arrivano finalmente al traguardo della prima release ufficiale, e lo fanno alla grande. Il combo capitanato dal carismatico singer Cristiano rafforza così le ottime impressioni lasciate come band live, dimensione dove, per attitudine e per genere proposto (un mix fatto di metalcore, crossover americano contemporaneo, Korn, e anche Sepultura di Roots) danno vita ad una peformance eufemisticamente parlando energica.
L'apertura del cd è affidata ad una breve intro, che lascia presto spazio a "Empty / Alive", brano che, nel corso dell'ascolto del cd, scopriremo racchiudere in sè la quasi totalità degli elementi del sound 3rd: chitarre ribassate, frenate improvvise, frequenti sprazzi melodici e (sporadici) assoli dal retrogusto vagamente Thordendaliano (epoca "None", quindi rimandi jazz e fusion: complimenti al chitarrista), alternati a sezioni "giù tutto a testa bassa". Questa miscela è, come ho già detto, un elemento che si ripresenterà praticamente in tutti i brani del cd, costituendo una sorta di trademark della band - sebbene in alcuni casi (vedi "Vanishing Life") rappresenti forse un ostacolo allo svolgersi del pezzo: perchè frenare una partenza fulminante e tellurica dopo poco più di 1 minuto dall'inizio del brano, per inserire il "consueto" tempo rallentato? Questo è il (solo) limite della vena compositiva della band, ossia il volere a volte farcire i brani di atmosfere più frenate di quanto il brano richiederebbe... ma come ho detto, è un giudizio limitato a pochi pezzi del disco.
Ho già detto che il cd in realtà è formato da brani composti in 2 periodi di tempo ben distinti? Sì, perchè i brani che vanno dalla opener a "Ghost" sono stati composti ad hoc per questo disco, mentre i successivi (partendo dal loro pezzo più famoso, "Unable", di cui è presente anche il video nella traccia Cd-Rom) e l'intro risalgono al primo EP della band. Il bello è che lo stacco sonoro (inevitabile o quasi) tra le due produzioni è udibile solo a un orecchio ben allenato, anzi la sensazione è che i brani da Unable in poi siano provvisti addirittura di una produzione migliore.. Il che mi porta a parlare dell'unico, vero problema del disco: cassa e rullante nei brani nuovi. La prima soffre di un problema di frequenze: tutto il suo impatto (altissimo tra l'altro) è affidato a frequenze che solo chi ha un subwoofer si godrà, mentre chi non è provvisto di tale accessorio (perchè di accessorio si tratta, ancora) si perderà il 50% del suo devastante impatto. Il secondo invece, ha vita dura ad emergere tra il muro di potentissime chitarre innalzato dai 3rd, soprattutto nelle parti più veloci dove praticamente scompare - problemi di dinamica del batterista? Sommando queste due situazioni, si capisce come l'impatto generale ne risenta, il che è un vero peccato perchè tutto il resto, dalle grandiose chitarre alla tagliente voce, è quanto di meglio si possa oggi chiedere ad un disco made in Italy.
Mi rendo conto di essere stato fin troppo critico e pignolo, ma quando si ha tra le mani un disco così ben confezionato, con brani così validi suonati da gente che in sede live non sfigurerebbe accanto a nomi ben più blasonati, è quasi automatico pretendere il top del top - corretti questi veramente piccoli problemi (tra l'altro perdonabilissimi se si pensa che stiamo parlando della prima release ufficiale della band) sarà solo questione di impegno promozionale per far emergere dall'underground questi 5 ragazzi, alla ricerca del meritato successo. Promossi ampiamente!

Track by Track
  1. 1944(intro) 60
  2. Empty / Alive 75
  3. Fateless 60
  4. D Day 80
  5. Vanishing Life 80
  6. Ghost 70
  7. Unable 75
  8. Nothing Safe 75
  9. Mess 80
  10. Something more than nothing 75
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 70
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 60
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
72

 

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