Notanumber «Lost In Words» (2006)

Notanumber «Lost In Words» | MetalWave.it Recensioni Autore:
AtoragoN »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
1154

 

Band:
Notanumber
[MetalWave] Invia una email a Notanumber [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Notanumber [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Notanumber

 

Titolo:
Lost In Words

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Marco Valentini Vocals
Francesco De Honestis Guitar
Fabrizio Cimarelli Bass
Stefano Marabelli Drums
DjSponda Turntables & FX

 

Genere:

 

Durata:
30' 48"

 

Formato:

 

Data di Uscita:
2006

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Questi cinque giovanissimi ragazzi di Roma, approdati al loro secondo lavoro dopo un ep, ci propongono un metal molto fresco e che rappresenta in maniera diretta quelle che sono le più recenti correnti di questo calderone in continuo ribollire che è la nostra musica. Il primo paragone che mi è venuto in mente ascoltandoli, e che tuttora è quello che calza meglio, sono gli Avenged Sevenfold: alternanza di voce growl ad un lamentoso cantato emo (evitabilissimo, almeno in questo stile di voce), abbinato ad una sorta di hard rock-metal-punk potente, molto melodico e ricercato. Analizzando la prestazione, abbiamo un chitarrista (Francesco) bravo, che pur senza strafare con tecnicismi che in questo genere stonerebbero, ha un suono moderno e scintillante, e propone riff sempre elaborati ed interessanti, sicuramente il punto forte del gruppo; Fabrizio al basso fa il suo lavoro in maniera potente anche se non sempre precisa (e ha il suo momento di gloria all'inizio del pezzo “Set Sail”, con un riff dalle tinte solistiche che per la verita comunque non mi ha fatto impazzire), Marco alla voce che come ho già detto si trova molto più a suo agio nel growl che nel pulito (anche perchè alcuni arrangiamenti e cori non mi sono sembrati molto curati, specialmente a livello di armonizzazioni ed intonazione), soprattutto per il modo adottato di cantare, ma questa è un'opinione mia personale. Per quanto riguarda la batteria, il suono è molto buono ma mi sembra abbastanza ritoccata in studio, e nonostante questo ho notato alcune cose che non mi hanno convinto molto, quindi prima di esprimermi in via definitiva rimando il giudizio ad un loro concerto, se avrò modo, o ad loro successivo lavoro. Infine la line-up prevede anche un ragazzo dedicato allo scratch e agli effetti, per sottolineare il lato moderno della band, ma sono dell'opinione che sarebbe potuto essere sfruttato di più dato che i suoi interventi mi sono sembrati sempre molto modesti, diluiti nel corso del disco e di volume piuttosto basso. A livello compositivo ci troviamo davanti ad una bestia interessante: come ho introdotto ad inizio recensione, i suoni sono quelli del metal più moderno d'oltreoceano, con una batteria che fa largo uso di tempi medi e groovy ma allo stesso tempo anche di un doppio pedale che si incastra bene e in maniera interessante con i riff, seguendo spesso e volentieri le plettrate di chitarra, mentre gli arrangiamenti e le melodie sono molto solari, tipiche dell'emocore e comuque del post punk americano da liceo, il che rende questa musica un ibrido potenzialmente geniale o tremendamente stucchevole, che o si ama o si odia, come gli stessi sopracitati Sevenfold (rintracciabili ad esempio nel migliore e più pesante pezzo del lotto, “Payback”), o anche qualcosa dei Lostprophets, ma sta di fatto che questo è un genere che sta acquisendo un seguito sempre maggiore in tutto il mondo e ritengo sia l'evoluzione incattivita ed imbastardita di quello che è stato il nu metal nella seconda metà degli anni '90, capace di essere apprezzato da frange di ascoltatori anche molto distanti fra loro. Dopo averne analizzato lati positivi e negativi giungo alla conclusione che indipendentemente da quelli che possono essere i gusti personali, questo prodotto è un promo cd di qualità, tutto sommato ben suonato, arrangiato, e prodotto, dato che tutte le pecche che ho segnalato sono piuttosto lievi e possono essere risolte senza troppa fatica, e prevedo per questa band un futuro roseo, in attesa quindi di un contratto e di un nuovo album... Promossi!

Track by Track
  1. Our Last Goodbye 75
  2. Payback 80
  3. The Grave of a Better Reality 65
  4. One Step From Your Heart 75
  5. Easy is Hard 68
  6. Set Sail 60
  7. Another One Fooled 70
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 75
  • Tecnica: 68
Giudizio Finale
71

 

Recensione di AtoragoN » pubblicata il --. Articolo letto 1154 volte.

 

Articoli Correlati

News
Recensioni
  • Spiacenti! Non sono disponibili Recensioni correlate.
Live Reports
Concerti