Dream Steel «The Flight of a Butterfly» (2006)

Dream Steel «The Flight Of A Butterfly» | MetalWave.it Recensioni

Autore:
Barbaro »

Recensione Pubblicata il:
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Band:
Dream Steel

Titolo:
The Flight of a Butterfly

Nazione:
Italia

Formazione:
Alessandro Antonelli - Voice
Daniele Mazzanti - Guitar
Matteo Vellucci - Drums
Diego Testa - Bass Guitar
Marco Zichittella - Keyboards

Genere:

Durata:
26' 31"

Formato:

Data di Uscita:
2006

Etichetta:

Distribuzione:
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Agenzia di Promozione:
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Recensione

E’ davvero difficile credere che The Flight of a Butterfly dei Dream Steel sia un prodotto homemade. I suoni, il missaggio e la resa totale sembrano usciti dalla mente e dal lavoro di un grande studio con l’investimento di un patrimonio. Dopo numerosi ascolti non sono riuscito a trovare un inciampo, tutto il cd scorre armonioso e potente.
Credevo che i Dream Steel propinassero l’ennesimo power stucchevole e stomachevole di quello che siamo purtroppo soliti dover ascoltare da quando il genere è riesploso; invece sia gli arrangiamenti che il songwriting hanno qualcosa di molto originale che si distanzia notevolmente dal “piattume” delle altre bands che tentano pateticamente di cavalcare l‘onda. Dopo una brevissima intro arriva la title track The Flight of a Butterfly pezzo lungo e impegnativo che a tratti, soprattutto nei soli regala un pregevole e appagante sentore prog all’ascoltatore. La seconda traccia Thin Line rimane sempre sulla stessa sintonia, batteria molto laboriosa e arrangiamenti altrettanto originali tanto da far pensare che il power dichiarato sia soltanto in secondo piano rispetto alle ben più evolute trovate artistiche. Tastiere in primo piano su Black Gift tanto da poter benissimo rimanere un pezzo solo strumentale. Molto più immediato e più propriamente power il pezzo che più mi ha colpito, la conclusiva Neverstar: cori sontuosi, ritmiche veloci e tastiere a ruota libera lo rendono epico, evocativo… La voce di Alessandro la fa da padrona su tutto ma qui prevale magnificamente, prende, trasporta, rimane impeccabile su ogni linea e si alza in una maniera incredibilmente naturale. Tornando all’ascolto aspetto paziente un full lenght che sia sui livelli di questo ottimo The Flight of a Butterfly.