Humanity Darkest Flower «Point of View» (2006)

Humanity Darkest Flower «Point Of View» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Lord Baphomet »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
809

 

Band:
Humanity Darkest Flower
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Titolo:
Point of View

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
BoriS = Guitar & voice
JuliO = Bass
The ProF. = Keybords
PlodO = Drums

 

Genere:

 

Durata:
15' 56"

 

Formato:

 

Data di Uscita:
2006

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Prima prova discografica ufficiale per gli Humanity Darkest Flower che con il Promo CD di esordio “Points of View” ci propongono un Black Metal con atmosfere melodic-dark considerevolmente di discreta esposizione stilistica. Gli HDF cercano di farci capire sia dal sound che dal cantato l’evoluzione dell’uomo sotto esame, cercando di estrapolare dalle lore esperienze quella che e’ la vera essenza dell’essere, bella o brutta che sia. Quindi, detto piu’ concretamente, un’analisi dall’esterno, da quello che li circonda, amplificandola alla musica e concretizzandosi con lo spirito umano. Il quartetto romagnolo crea cosi’ quattro canzoni: Crowd, White Birds Fly, Carnival e Bullet per una durata di circa 16 minuti.

Analizzandole unitariamente nei testi capiamo che “Crowd” esplica la senzazione di un uomo che viene giudicato dalla gente essendo diverso. Su “White Birds Fly” troviamo il racconto di alcune persone disabili che stanno subendo il giudizio di chi le circonda, ovvero i cosiddetti “normali”. Ma un giorno pero’ i disabili si trasformano in uccelli attaccando coloro che li stavano giudicando. “Carnival” e’ una song-track che e’ stata scritta sull’ambiguita’ umana attraverso la metafora della doppia faccia della gente. Infine, “Bullet” parla del suicidio di una persona indefinita e, il proiettile che sta’ per uscire dalla pistola cerca di spiegare, come se avesse una propria personalita’ che quello che sta’ facendo il suicida e’ sbagliato. Perche’ perdere inutilmente la vita senza lottare e arrendendosi cosi’ facilmente proprio non và bene.

Le canzoni sono strutturate in modo tale che risalti sempre la melodia in tono con il resto della band anche se a mio parere si sente quasi sempre che la parte vocale del BoriS sia sempre piu’ forte di quella suonata dagli altri componenti del combo romagnolo, sovrastando cosi’ la melodia. Ad eccezione di questo, credo comunque che sia un gruppo da non sottovalutare nel futuro anche se, avranno molta strada da fare. Costanza e determinazione ragazzi! Elementi da non sottovalutare.

Track by Track
  1. Crowd 60
  2. White Birds Fly 70
  3. Carnival 65
  4. Bullet (studio version) 70
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 65
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 60
  • Tecnica: 55
Giudizio Finale
64

 

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