Azathoth « Empty Corpse Requiem» (2006)

Azathoth «Empty Corpse Requiem» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Aqualunaedreams »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
1534

 

Band:
Azathoth
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Titolo:
Empty Corpse Requiem

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Emanuele Follega :: Basso e Voce
Tommaso Serafin :: Chitarra
Marco Longhin :: Chitarra
Omar Stevan :: Batteria

Guests

Alessandro Bombardini :: Synths e Piano
Beatrice Di Santo :: Voce Femminile su "Howl Of Innocence"

 

Genere:

 

Durata:
22' 59"

 

Formato:

 

Data di Uscita:
2006

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Secondo demo per il combo trevigiano Azathoth. Dopo il primo demo
datato 2004, il gruppo questa volta si addentra in un vero e proprio concept album basato su la “Antologia di Spoon River” ( ogni pezzo infatti presenta alla fine del titolo ,tra parentesi, il nome di uno dei personaggi creati dall’autore) di Edgar Lee Masters, con risultati decisamente sorprendenti. Il genere proposto dal gruppo veneto è un thrash contaminato relativamente da death e gothic ( soprattutto per l’uso delle tastiere) che però anche grazie al suo concept e ad alcuni passaggi decisamente ispirati, risulta molto spesso epico e potente. Dopo un intro pressoché inutile, il sound proposto da Emanuele Follega e soci esplode nella seconda traccia, “Catch Your Noose (Alfred Mayers)”, dove il thrash di marca Megadeth/Testament, viene shakerato sapientemente con la voce molto black del singer e con degli inaspettati rallentamenti infarciti dalle tastiere che danno a tutto il pezzo un’aura gotica che difficilmente ci si sarebbe aspettati. Il pezzo successivo, il migliore a mio parere, “Unknown Walls (H.C. Hateharts)” è invece da un lato molto più epico, mentre dall’altro abbraccia un tecnicismo (con le dovute ovvie proporzioni) di scuola Death, cose che lo rendono, anche grazie a ottimi passaggi di tastiera, piacevolissimo all’ascolto e molto gradevole dal punto di vista tecnico, soprattutto per quanto riguarda il lavoro delle due ascie, abilmente “impugnate” dal duo Serafin-Longhin, davvero molto ispirati. Successivamente abbiamo “Howl Of Innocence (June Hamblin)” che grazie all’uso del piano e della voce femminile di Beatrice Di Santo, mette in mostra tutto l’amore del gruppo per il gothic, andando a comporre quello che poi in realtà è l’intro al finale del disco. Finale affidato a due canzoni a dire il vero non esattamente trascendentali, con “Preacher's Sin (Rev. Lambert Carman)” che nuovamente mette in mostra il lato death del gruppo con buoni risultati, e con “Everybody Sleeps (J.C. Milton)” che invece riprende il discorso thrash della seconda traccia, pure non risultando al suo livello. In definitiva sicuramente un bel demo, ben registrato e suonato con il giusto feeling e la giusta tecnica, da un gruppo magari non innovativo ma originale nel mescolare tanti generi diversi. Li aspettiamo alla prima prova sulla lunga distanza.

Track by Track
  1. Empty Corpse Requiem 45
  2. Catch Your Noose (Alfred Mayers) 78
  3. Unknown Walls (H.C. Hateharts) 80
  4. Howl Of Innocence (June Hamblin) 68
  5. Preacher's Sin (Rev. Lambert Carman) 73
  6. Everybody Sleeps (J.C. Milton) 70
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 79
  • Qualità Artwork: 75
  • Originalità: 78
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
72

 

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