Suburb of Thoughts «Opera Postuma» (2008)

Suburb Of Thoughts «Opera Postuma» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
776

 

Band:
Suburb of Thoughts
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Titolo:
Opera Postuma

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Angos :: Lyrics and Vocals
Vaund Lauderk :: Music

 

Genere:

 

Durata:
40' 6"

 

Formato:

 

Data di Uscita:
2008

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Fa sempre piacere ricevere tra le mani del material black metal underground da recensire… sarà per la massima umiltà con cui i SOT hanno messo il loro ultimo lavoro online, sarà perché qui c’è una concezione musicale diversa da chi fa dei demo preoccupandosi più del suono che non della qualità, sarà che qui tocchi con mano il concetto di underground…
Il nuovo lavoro dei Suburb of Thoughts è composto da 5 canzoni nuove (le prime, ovviamente), più altre 5 che sono composte anni addietro per quello che immagino sia il loro demo, per un totale di una quarantina di minuti di puro black metal gelido e anche abbastanza minimalista, che per l’utilizzo di una certa melodia me li ha fatti accostare agli Immortal di “Diabolical Fullmoon Mysticism”. La drum machine, invece, programmata con suoni abbastanza decenti, insiste parecchio sul tempo Darkthrone, concedendosi pochissimi cambi di tempo a canzone, facendo avvicinare la band anche allo stile usato dagli stessi Darkthrone in “Under a Funeral Moon”.
Ma il disco com’è? Dirò da subito che questo disco dei SOT lo promuovo perché apprezzo lo sforzo, ma soprattutto perché ci sento alcune buone cose; convince per esempio la quarta “Genghis Khan”, con riff più ispirati e diretti, e con un cantato che costruisce un’ottima atmosfera, anche se non sempre ci sta tutto con la metrica.
Va pure detto, purtroppo, che il lavoro dei SOT non è comunque esente da mancanze, imprecisioni e grossolanerie varie che ne minano la riuscita. Innanzitutto la qualità della musica: nonostante la bella e breve “Genghis Khan”, il resto dei brani pur non presentando pecche, non presenta neanche slanci di nessun tipo (tranne la strana ed epica “Secular trees”, che però viene rovinata un po’ quando il chitarrista toglie il pulito): la band non ci mette praticamente personalità, ma non è neanche un buon clone. Forse i SOT vivono ancora troppo all’ombra dei loro idoli, e questo non è tanto un male, solo che si vuole ambire a qualcosa di più, questo non basta. Secondo difetto, la qualità audio: discreta quella dei brani nuovi (perché la drum machine e la voce coprono un po’ la chitarra, rovinando un po’ l’impatto e l’atmosfera), non all’altezza quella dei vecchi brani, con la chitarra che a volte non è proprio facile da capire. Questo rovina tra l’altro una canzone come “Vampire Wood” che forse male non è, almeno nella prima metà. Tra l’altro, la stessa chitarra nei pezzi vecchi non ha un bel suono: a tratti pare non ben accordata, altre volte il suono è strano, arrugginito (la parola giusta è “spanato”, ma non so se si usa in italiano…), pare (e sottolineo PARE, non voglio dare al gruppo colpe che non ha) un suono catturato da un 10 Watt o con mezzi di fortuna…
Insomma: questo cd dei Suburb of Thoughts presenta numerosi pregi, ma anche numerosi difetti. Il giudizio finale su di loro è una sufficienza pienamente raggiunta per meriti propri, e quindi non è una sufficienza da incoraggiamento, ma quei difetti rovinano le canzoni e vanno eliminati, almeno in parte, ché neanche si può pensare di fare una intera discografia con quei suoni. Postilla finale: è disponibile una Gold Edition esclusiva di questo cd richiedibile esclusivamente ai SOT. Per chi ne fosse interessato…

Track by Track
  1. Gargoyle 63
  2. The Avenue Towards Knowledge 62
  3. The Cellar 60
  4. Genghis Khan 72
  5. Railways from the depths 60
  6. Carts form the dead (instr.) 62
  7. War is the being 60
  8. Poison Fruits 60
  9. Secular Trees 60
  10. Vampire Wood 60
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 55
  • Qualità Artwork: 68
  • Originalità: 59
  • Tecnica: 65
Giudizio Finale
62

 

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