Grim Monolith «Mooncrowned » (2008)

Grim Monolith «Mooncrowned» | MetalWave.it Recensioni Autore:
June »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
806

 

Band:
Grim Monolith
[MetalWave] Invia una email a Grim Monolith [Link Esterno a MetalWave] Visualizza il sito ufficiale di Grim Monolith [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di Grim Monolith

 

Titolo:
Mooncrowned

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Rog: bass, vocals
Urgud: guitar, keyboard
Snagalv: drums, additional screams
Mordor: additional guitars

 

Genere:

 

Durata:
37' 45"

 

Formato:

 

Data di Uscita:
2008

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Lo so io, lo sapete voi e senza ombra di dubbio lo sanno i Grim Monolith. Che cosa? Innanzitutto sappiamo che col black metal non si sbarca il lunario: è una passione e i risultati dei soliti strombazzati nomi sono figli anche della terra di provenienza; e non sempre è piacevole sapere che un invasato che inneggia a satana e contro la chiesa, poi fa le nozze con una star televisiva americana, l'anima underground deve rimanere. Ve l'immaginate un gruppo black capeggiato da Muccino? Tralasciando sappiamo che i Darkthrone hanno ammaliato molti e molti continueranno a stregare, compresi questi Grim Monolith, che della famosa band norvegese sono un po' gli emuli. Inutile negare, la partenza della traccia di apertura, “Touch By The Bueauty Of The Night”, è fin troppo simile a qualsiasi traccia di Transilvanian Hunger. Come lo sono pressoché tutte le tracce di questo lavoro, persino nella registrazione; non c'è solo quell'influenza, però: anche Burzum e Ulver, ma capirete anche voi, sono pure sempre i soliti nomi. Mi spiace davvero, ma non posso parlare di questo disco come il piacevole album di black metal che è, perché ho ascoltato molto black metal nella mia vita e non posso non farmi venire in mente questa o quella band ad ogni cambio tempo, ed è un vero peccato. Quando non sembrano dei plagi, con i medesimi attacchi e le solite soluzioni degli ultimi vent'anni di musica estrema, sfornano dei riff che sembrerebbero più fruibili da un gruppo power, per l'altisonante allegrezza che evocano (Sculpting Eternity). A poco servono gli intermezzi acustici, prevedibili, anche se non deprecabili, non ci si discosta dal seminato, duri imperterriti per ben 13 tracce, instancabili di evocare il passato, ma senza volerlo fare proprio, un po' come andare ad un museo per vedere delle copie. Le tracce che ho sentito del loro precedente album avevano un gusto diverso, mi sembravano più macabre e più spontanee: questa volta qualcosa non è andato per il verso giusto.

Track by Track
  1. Touched By The Beauty Of The Night 50
  2. Luna Pantocrator 55
  3. Kings Of The Moonless Nights 55
  4. Mooncrowned 55
  5. Sculpting Eternity 45
  6. ...Of Titanism And Solitude 50
  7. Glory and Wonder 50
  8. Immortal Spleen 50
  9. The Pulse Of The Woods 55
  10. ...In Faery Lands Forlorn 55
  11. Fog Adorned Epitaph 50
  12. Eremos 50
  13. Der Siegesmarsch 55
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 60
  • Qualità Artwork: 50
  • Originalità: 40
  • Tecnica: 55
Giudizio Finale
52

 

Recensione di June » pubblicata il --. Articolo letto 806 volte.

 

Articoli Correlati

News
Recensioni
  • Spiacenti! Non sono disponibili Recensioni correlate.
Interviste
  • Spiacenti! Non sono disponibili Interviste correlate.
Live Reports
Concerti