Firbholg «Ashes Of War» (2008)

Firbholg «Ashes Of War» | MetalWave.it Recensioni Autore:
June »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
2077

 

Band:
Firbholg
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Titolo:
Ashes Of War

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Tuolvok - Lead Guitar
Molelf - Rhythm Guitar
Holkar - Bass
Zerok - Drums
Wodref - Keyboards
Sir Woluk - Vocals

 

Genere:

 

Durata:
49' 14"

 

Formato:

 

Data di Uscita:
2008

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Nonostante l'irremovibile sensazione che le band metal folk/fantasy siano inequivocabilmente “nerd” (passatemi la definizione, ma in tre giorni non sono riuscito a trovare una forma migliore per esprimere questo concetto...), e ovviamente anche questi Firbholg non fanno eccezione, l'album che ho ascoltato, il secondo per la band in quasi otto anni, contiene al suo interno una serie di componenti che lo rendono piacevole e, a differenza della tendenza generale, di buon gusto. Nelle lunghe tracce che compongono il disco tra le penose atmosfere fantasy che capita di incontrare, ci si imbatte in ottimi riff, dall'oscura connotazione, avvincenti, di diversa estrazione: dark e black e persino classic; alcuni sono davvero irresistibili, anche se non per forza originali. Ma non ritengo sia un difetto. Grazie a questi slanci particolarmente riusciti la band si fa notare per le particolari doti messe in mostra, se nonché purtroppo ci si addentra in quelle parti dove dominano le tastiere le quali sfornano una qualità assolutamente banale di noiosi riff, che ci fanno venire in mente i soliti, pallosi, masticati, triti, ritriti e sputati, balli da sagra del villaggio. A questo punto sorge la diatriba tra chi preferisce che si evochino atmosfere all'insegna di un epicità solenne, ma ispirata e profonda e chi invece pende per soluzioni più banali e allegrotte; come avrete potuto intuire il sto dalla parte della prima, il bello è che la band non si schiera e elargisce a piene mani momenti ricercati e momenti danzanti, sostenuti sempre da una forte base metallica e da una sezione ritmica imperiosa.
A voi decidere fino a che punti vi sentite scossi da queste tendenze all'interno del genere.
Proseguendo devo fare una piccola critica negativa anche alla registrazione: posso immaginare che registrare 50 minuti di brani così corposi possa essere complesso e vista l'ampollosità dei brani è difficile trovare un mix che unisca eccellentemente la parte brutale con le pompose melodie, ma questa registrazione penalizza molto la resa finale, con un suono ovattato e spugnoso, dove sono prevalentemente le chitarre a perderci, ma anche la batteria rimane un po' sommessa.
Gli appassionati sono caldamente invitati all'ascolto, per i curiosi, si accostino eventualmente coloro che apprezzarono a suo tempo le prime uscite di Emperor e Dimmu Borgir e Satyricon, provvisti di anima festaiola.

Track by Track
  1. Intro-Wolmos Gahering 65
  2. Faraway Realm 65
  3. Ashes Of War 70
  4. Swordman 65
  5. In The Blackest Dungeon 60
  6. The Shadows Son 60
  7. Beyond All Hopes 60
  8. A Dying Empire - Domination 65
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 55
  • Qualità Artwork: 60
  • Originalità: 60
  • Tecnica: 65
Giudizio Finale
63

 

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