X-Toy «My Master Luthier» (2008)

X-toy «My Master Luthier» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Madhatter »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
831

 

Band:
X-Toy
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Titolo:
My Master Luthier

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Alessandro Tolone – Vocals
Luca Bonomelli – Guitars
Ivan La Rocca – Bass
Simone Montrasio – Drums & Percussions
Guests
Eva Rondinelli – Vocals
Michele De Ponti – Guitars Solos on tracks 8-12
Andrea Gaetani – Fisa in track 6
Antonio Locati – Voice in track 8

 

Genere:

 

Durata:
57' 28"

 

Formato:

 

Data di Uscita:
2008

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Allora… Non so bene da dove cominciare perché… Questi X-Toy mi hanno spiazzato! Beh sì lo devo ammettere, nonostante io sia uno che ascolta sempre molto volentieri ogni genere di musica, devo ammettere che questi X-Toy mi hanno veramente sorpreso. Dunque, il loro è crossover, e fin qui ci possiamo anche capire. Ma se vi dicessi che i nostri monzesi sfondano ogni barriera musicale? E quando dico “ogni” intendo proprio OGNI barriera musicale... Sentiremo veramente di tutto, suoni orientaleggianti (“Bruce Lee”), sudamericani (“The Tube”),e addirittura che si rifanno al liscio! Pazzi pazzi pazzi! Tutte le canzoni sono suonate veramente bene, arrangiate alla perfezione nella scelta dei suoni (menzione particolare al sound del basso, gommoso e che da corpo alle canzoni) e con un songwriting vario, sia nelle strutture in sé che nelle variazioni sonore e melodiche. Come ho già detto, non dovrete sorprendervi se mentre ascoltate una mitraglia ritmica in piena azione, vi ritrovate catapultati in atmosfere tipicamente brasiliane fischiettanti e movimentate da una travolgente samba, o se sentite i tipici versi di Bruce Lee durante una canzone, o se ancora venite calati in un’atmosfera mielosa composta da violini e voci femminili(la conclusiva “Against”). C’è tutto, c’è veramente di tutto, questi X-Toy non hanno veramente limiti e ce lo dicono dritto in faccia. La cosa che non mi è piaciuta molto è che molto spesso gli stacchi suonano un po’ forzati e nonostante siano suonati alla perfezione danno idea che sono stati messi là perché dovevano essere messi per forza, per metterci volutamente una stranezza, e non tanto perché la canzone fosse pensata originariamente in quel modo. La sensazione che ne consegue è la stessa di quando state vedendo un film d’azione con Bruce Willis e siete interrotti dalla pubblicità di rasoi per donne. Questi comunque sono dei gusti, ci sarà sicuramente chi apprezzerà tale aspetto, e rimane il fatto che la professionalità dei singoli è innegabile, sebbene la voce a tratti non mi convinca in pieno, e soprattutto nelle note alte sembri sforzare un po’ troppo, tentando quasi di emulare il caro Serji dei System of a Down (mica noccioline)! Dunque, per concludere, consiglio gli X-Toy ai patiti del crossover che troveranno sicuramente nei monzesi un ascolto più che gradevole, ma a coloro i quali sono votati all’ortodossia di un qualsiasi altro genere, tenetevene alla larga, i monzesi sono di ampie vedute e potreste risultare addirittura offesi dalla loro irriverenza!

Track by Track
  1. Intro 75
  2. Big Daver the Big Blow 65
  3. The Tube 80
  4. Reflected in Herself 70
  5. At the Last Bells Ring 60
  6. U! 80
  7. Bruce Lee 60
  8. Schiscia1 Gatt (BSdM) 65
  9. Fragile in a Glass Sphere 65
  10. Ruins 70
  11. Zero o' Clock 75
  12. The Damaged Part of my Brain 75
  13. Toward the Infinity 80
  14. Against 85
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 75
  • Qualità Artwork: 65
  • Originalità: 90
  • Tecnica: 85
Giudizio Finale
73

 

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