Inferno «Pompa Magna» (2008)

Inferno «Pompa Magna» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Snarl »

 

Recensione Pubblicata il:
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Visualizzazioni:
1705

 

Band:
Inferno
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Titolo:
Pompa Magna

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Gio :: Vox
V Fisik :: Guitar
Reeks :: Synth
Dan :: Bass
Demian :: Drums

 

Genere:

 

Durata:
43' 33"

 

Formato:

 

Data di Uscita:
2008

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Pazzesco! In nessun altro modo è possible definire questo “Pompa Magna” degli Inferno, una band dal suono assolutamente eclettico ed estremamente difficile da classificare. Ci troviamo di fronte a una band assolutamente matura dal punto di vista del songwriting, che non ha nessunissimo problema a fondere diversi stili musicali; in questo disco trovate fuse le seguenti influenze: Death, Grind, puntate hardcore, Sprazzi di Strapping young Lad, blast beats, tastiere disorientanti, riffs ora più tipicamente metal, ora più debitori al rock, rumorismo di fondo e a volte pure in primo piano, ritmiche sbilenche, parti del tutto estranee al metal e molto altro ancora. Se contiamo addirittura che i brani sono molto corti (non passano quasi mai i 4 minuti, ma in genere ne bastano anche due e mezzo!), ecco che forse il quadro di follia musicale proposto dagli Inferno comincerete ad avercelo chiaro. Confusi? Fidatevi, anche io, dopo avere ascoltato l’album!
Fortunatamente, però, gli Inferno riescono a non cadere nel baratro di fare pezzi tutta tecnica e niente sostanza, anzi riescono a rendere il loro sound ascoltabile senza molte pretese, fermo restando che si passi lo scoglio dell’impatto iniziale, tutt’altro che facile da assimilare. E allora ecco che risaltano le belle “Bikini dog wash” (anche i titoli sono un po’ flippati di testa), “Burn Paris Burn”, la title track, che fra l’altro è anche la canzone più riuscita, che meglio riesce a coniugare le varie influenze, e la più tipicamente metal – oriented “different shades of zero and one”, almeno per i suoi primi tre quarti della canzone. Spezzano l’andamento, per fortuna, e diluiscono il cd tre intermezzi strumentali più un outro, dove gli Inferno si lanciano su lidi più industrial o proprio noisy, dove il tastierista sfoggia totalmente le sue capacità proponendo soluzioni molto interessanti col suo strumento, ed esaltandosi non poco.
Non credo neanche sia il caso di dire a chi o a cosa somiglino gli Inferno: con una personalità così accentuata delle loro composizioni, risulta essere impresa assai ardua, questa, e non di poco conto. Alle volte spunta del death/thrash svedese da quelle chitarre, altre volte la ritmica scandisce notevoli influenze hardcore, altre volte (come citato sul loro myspace) compaiono influenze Grind e Rock, per un risultato che a volte ricorda i bravi (e sconosciutissimi, benché sotto Earache) December. Altre volte, nelle parti più melodiche, sono gli Strapping young Lad a esporsi come influenza. L’unico neo è forse dato da “The vapour boy”, un brano parecchio strano, che sembra fatto con la drum machine e con un effetto strano di tastiera che non ci starebbe male su un videogame, mentre basso e chitarre non ci sono, o quanto meno sono tutte coperte dalla tastiera. Il perché di questi suoni sinceramente non l’ho capito, so solo che questo stratagemma mi è sembra abbastanza infelice, visto che rovina senza motivo una canzone altrimenti molto bella.
Il voto rappresenta il mio supporto per una band che ha parecchi assi nella manica, e sulla quale punto per la prossima fatica discografica. Non è stato facile per me scrivere questa recensione, visto che questo è il classico disco che rafforza il fatto che certa musica si ascolta, e che a volte (mai come in questo caso) una recensione non sempre può aiutare a capire com’è un album. Se cercate ricercatezza e follia musicale, provate ad ascoltarli. Consigliabili a chiunque apprezzi sonorità storte, nessuno escluso.

Track by Track
  1. bar / bar / bar minimizer 87
  2. The year of the dingo 88
  3. Waste – O – rama 90
  4. Do androids have sex in electric cars? 80
  5. Bikini dog wash 85
  6. Coffinbar equalizer 80
  7. Bomba Magna 90
  8. Burn Paris Burn 90
  9. The weeping saw 90
  10. The second triumvirate of Lavonia 89
  11. The vapour boy 59
  12. Different shades of zero and one 87
  13. The Flatliner 80
  14. The man with two right arms 85
  15. Valhalla can wait 90
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 90
  • Qualità Artwork: 80
  • Originalità: 90
  • Tecnica: 90
Giudizio Finale
85

 

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