D-Lude «Broken Things Stay Broken» (2008)

D-lude «Broken Things Stay Broken» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Carnival creation »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
1066

 

Band:
D-Lude
[MetalWave] Invia una email a D-Lude [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina Facebook di D-Lude [Link Esterno a MetalWave] Visualizza la pagina MySpace di D-Lude

 

Titolo:
Broken Things Stay Broken

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Vince :: Vocals + Guitar
D-Hate :: Guitar
Blacklu :: Bass
Denied :: Drums

 

Genere:

 

Durata:
14' 44"

 

Formato:

 

Data di Uscita:
2008

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Ho ascoltato la demo dei nostrani D-Lude diverse volte e l’idea di creare un gruppo che mescoli Crossover (il quale già di per sè è un mix di influenze) con il Dark e Goth Metal l’ho trovata alquanto singolare.
Un’idea similare, quasi quindici anni fa, l’ebbero Ben Moody e Amy Lee (mai sentiti vero?), portando pian piano i loro Evanescence sulle alte vette delle 20 milioni di copie vendute in tutto il mondo.

L’idea che mi ero fatto prima di sentire i nostri, era esattamente questa (ovviamente, guardando la line-up ho omesso il fatto che Vince possa cantare come una soprano, per cui ho messo in conto anche questo). Ho trovato la demo godibile dal punto di vista delle idee, sono buone e funzionano, o meglio, potrebbero funzionare SE fossero registrate con una qualità audio di gran lunga migliore di questa in quanto il suono appare freddo, poco passionale nonostante tutta la passione che la band è intenzionata a metterci.

Le due tracce inedite “Broken” e “Stay” sembrano uscite da una delle prime demo dei Deftones dopo una serata a sbronzarsi con i Cure, e ciò lo apprezzo moltissimo in quanto la contaminazione tra Crossover e Dark avviene davvero portando i nostri su un livello musicale assolutamente non mediocre, ma restiamo sempre lì, in fatto di idee e basta, poiché, se guardiamo la demo dal punto di vista puramente “tecnico” restiamo un po’ delusi da una band che potrebbe fare molto di più.
I suoni sono sporchi (ma non necessariamente deve essere un elemento negativo) e la precisione non è molto di casa D-Lude, almeno per ora.

La celebre “Lullaby” dei Cure alza un po’ la media, infatti i nostri, hanno interpretato la famosa canzone dei maestri del Dark in un modo discreto, che non provoca sorrisi, anzi, mi sono trovato ad ascoltarla molto preso dalla stessa.
Insomma, i D-Lude, ci propongono Crossover e Dark insieme, a me non dispiace, ma gradirei un po’ meno “sporcizia sonora”la prossima volta.

Track by Track
  1. Broken 58
  2. Stay 62
  3. Lullaby (Tribute To The Cure) 65
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 55
  • Qualità Artwork: 0
  • Originalità: 65
  • Tecnica: 62
Giudizio Finale
52

 

Recensione di Carnival creation » pubblicata il --. Articolo letto 1066 volte.

 

Articoli Correlati

News
Recensioni
  • Spiacenti! Non sono disponibili Recensioni correlate.
Live Reports
Concerti