Rainover «Transcending the Blue and Drifting Into Rebirth» (2013)

Rainover «Transcending The Blue And Drifting Into Rebirth» | MetalWave.it Recensioni

Autore:
Andreas X »

Recensione Pubblicata il:
31.08.2013

Band:
Rainover

Titolo:
Transcending the Blue and Drifting Into Rebirth

Nazione:
Spagna

Formazione:
Andrea Casanova (vocals)
Antonio López (guitars)
Arturo Hernández (keyboards)
Quini Pelegrín (drums)
Antonio Perea (bass and vocals)

Genere:
Gothic Metal

Durata:
46' 6"

Formato:
CD

Data di Uscita:
2013

Etichetta:
WormHoleDeath

Distribuzione:
Aural Music

Agenzia di Promozione:
Aural Music (Promotion)

Recensione

Vengono da Murcia, Spagna, i Rainover, band prima nota come Remembrances, giunta all’attuale lineup, stile ed identità dopo lo split con la precedente cantante. La band, che ora vede dietro al microfono la brava Andrea Casanova, e che negli anni si è esibita anche in alcuni importanti festival internazionali, propone un sedicente gothic metal che, tuttavia, sa più di rock (amigos, il metal è un’altra cosa).
Lungo tutto l’album, è abbastanza evidente, qua e là, l’influenza dei Within Temptation (in alcuni passaggi la voce di Andrea ricorda proprio quella di Sharon Den Adel), in una produzione che dimostra senza dubbio un certo livello di maturità compositiva, nonostante la struttura dei brani sia tendenzialmente lineare e ben poco arzigogolata (non che i due aspetti siano in antitesi, anzi).
Se le prime 4 tracce di “Trascending the Blue and Drifting Into Rebirth” sono più, diciamo, gothic oriented, (tra cui emerge “Cycles”, in cui è interessante l’inserimento del cantato stile dark wave anni ’80), con “H2SO4” viene introdotto l’utilizzo del synth, e alcuni brani acquisiscono un taglio più ballereccio (“H2SO4” appunto, “Dust and Dawn”), alternandosi comunque a canzoni più prettamente gothic come la semiballad “Hopeless”, il cui chorus ci offre il duetto tra growl e la bella voce di Andrea.
Complessivamente, “Trascending…” è un lavoro molto interessante: semplice e diretto, ben suonato, arrangiato e prodotto (da Carlo Bellotti ai MathLab Recording Studios di Prato), in cui le voci di Andrea Casanova e del bassista Antonio Perea disegnano melodie catchy e mai banali ben supportate da ritmiche senza particolari fronzoli.
Consigliato agli amanti del gothic e del rock melodico.