Neon «Mental voyage» (2006)

Neon «Mental Voyage» | MetalWave.it Recensioni Autore:
FallenAngel »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
811

 

Band:
Neon
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Titolo:
Mental voyage

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Glauco :: basso e voce
Marco :: chitarra

 

Genere:

 

Durata:
22' 47"

 

Formato:

 

Data di Uscita:
2006

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

I Neon approdano al pubblico metal con il loro primo lavoro intitolato “Mental voyage”, un cd di difficile interpretazione dal momento che la band non suona un genere ben definito ma pesca il suo sound dalle più svariate tendenze.
Fin dalle prime note di “Death to the natives” si percepisce una stana sensazione di sperimentazione dovuta a suoni molto particolari e a tratti quasi stridenti accompagnati da un cantato che presenta una doppia faccia; esso infatti passa da parti melodiche a momenti parlati che rasentano il rap. I continui cambi di tempo presenti nel brano lo rendono tanto complesso quanto interessante e per nulla ovvio.
Con “welcome aboard” passiamo ad un sound che si avvicina in alcuni frangenti al punk per poi passare ad un nu metal di dubbio gusto soprattutto per quel che concerne la voce che, in questo caso, risulta davvero troppo carica di effetti per poter essere piacevole.
“Orbital colony” e la titletrack “Mental voyage” sono i brani che più si avvicinano al metal più propriamente detto grazie alla presenza di chitarre distorte e di un ritmo di batteria tutto sommato piacevole; punto negativo dei due brani è l’eccessiva monotonia che li rende poco convincenti soprattutto per quel che riguarda le parti meno ritmate.
Il demo si conclude con “Brain scan”, probabilmente il miglior brano del cd; la sua costruzione, pur risultando abbastanza complessa, non è mai noiosa e presenta una buona quantità di idee ben sviluppate come l’accostamento di momenti squisitamente thrash a parti che pescano il loro sound dall’hard core e dal nu metal.
Questo “Mental voyage” è quindi un lavoro di difficile assimilazione sotto tutti gli aspetti e può suscitare solo due sentimenti: lo si può amare alla follia o suonare insopportabile. La sperimentazione attuata dalla band risulta davvero valida in alcuni momenti, ma in altri frangenti è davvero eccessiva rendendo così poco piacevole una musica che altrimenti sarebbe valida.
Con alcuni cambiamenti questo cd potrebbe sicuramente essere considerato come qualcosa di valido e di nuovo; aspettiamo quindi qualcosa di maggiormente curato e positivo.
Consiglio questo demo a tutti gli amanti delle sperimentazioni e dell’industrial.

Track by Track
  1. Christian’s kaleidoscope 60
  2. Death to the natives 75
  3. Welcome abroad 70
  4. Orbital colony 55
  5. Mental voyage 58
  6. Brain scan 78
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 60
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 80
  • Tecnica: 66
Giudizio Finale
67

 

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