Gort «Disspiatio Humani Generis» (2006)

Gort «Disspiatio Humani Generis» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Lord Lucyfer »

 

Recensione Pubblicata il:
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Visualizzazioni:
2043

 

Band:
Gort
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Titolo:
Disspiatio Humani Generis

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Lord Lemory - voce
Wolf - chitarre
Obscuritatis Daemonium - basso
E. Ingvar - batteria

 

Genere:

 

Durata:
19' 0"

 

Formato:

 

Data di Uscita:
2006

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
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Recensione

Secondo demo per i napoletani Gort, band Black che ho avuto già l’onore di recensire col primo lavoro, “We Declare Destruction”. La band capitanata dall’eccelso vocalist Lord Lemory, già mastermind dei Tenebra, torna alla carica, dunque, con questo “Dissipatio Humani Generis”: un prodotto dalle due facce.
Sì, perché se da un lato la band ha giovato dell’ingresso al basso di Obscuritatis Daemonium, dall’altro si avvale dell’apporto non sempre costante del batterista E. Ingvar, il quale, purtroppo, alterna buone sfuriate a incredibili errori: ci son momenti dove letteralmente non va la combinazione mani/piedi, col risultato che perde il tempo. Senz’ombre, invece, le prove di Lord Lemory, che si conferma un ottimo screamer, e la prova alla chitarra di Wolf, showstealer di questo lavoro.

Passando al demo in questione, comunque, segna una piccola svolta nel sound del combo partenopeo, che abbandona lo stilema darkthroniano dell’esordio, per abbracciare sonorità più care a quelle degli ultimi Craft. Anche se non sempre.
Si parte con “To The Darkness I Belong”, ed immediatamente ci s’accorge di quanto ho detto su: gran lavoro alle chitarre, buona prova vocale.. e pessimo drumming. “Human Life Must End” è un pezzo in pieno Norwegian Style… insomma come se ne sentono a migliaia. A risollevare le sorti di “DHG” ci pensa “Nuclear Dawn”, dove, finalmente, i Gort fanno vedere qualcosa di nuovo rispetto al passato, specie nella parte corale, che da al pezzo un tocco di misticità, senza per nulla svenare la violenza del prodotto. Unica pecca per quanto riguarda questa traccia è la fine, ove la sfumatura finale avviene in maniera forse un po’ troppo netta: tradotto sembra quasi che il volume del pezzo s’abbassi all’improvviso per poi scemare verso la fine. A chiudere abbiamo “Holocaust Wind Blows Upon The Earth”, un pezzo di quasi 7 minuti che è in pratica un sunto delle qualità della band: ottima la struttura con rallentamenti ed improvvise accelerazioni ben distribuite, di nuovo una parte misticamente corale, Wolf che spara riff taglienti come rasoi.. Insomma sembra davvero che i Gort abbiano messo in un solo pezzo un riassunto della loro opera.

Piccolo passo indietro, a mio avviso, per i Gort con questo “Dissipatio Humani Generis”. E credo sia un peccato, visto che la band napoletana m’aveva favorevolmente impressionato con la demo-tape di debutto, ed è inoltre un gruppo che dal vivo fa decisamente la sua bella figura. Si aspettava una conferma, invece, purtroppo, i Gort son da rimandare al prossimo lavoro.

Piccola nota a margine: “Dissipatio Humani Generis” è uscito sia in cd che in tape, ognuno dei quali con un’aggiunta bonus; il cd (limitato in 300 copie) ha una traccia-rom con su un video live (chiedo venia ai Gort ma non ricordo di quale pezzo), mentra la tape (limitata a 150 copie) contiene la cover registrata in presa diretta della leggendaria Transilvanian Hunger dei Darkthrone.

Track by Track
  1. To Darkness I Belong 55
  2. Human Life Must End 55
  3. Nuclear Dawn 60
  4. Holocaust Wind Blows Upon The Earth 60
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 60
  • Qualità Artwork: 60
  • Originalità: 55
  • Tecnica: 50
Giudizio Finale
57

 

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