Internal Disfunction «Nine Feet Under» (2005)

Internal Disfunction «Nine Feet Under» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Darth Ghisus »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
896

 

Band:
Internal Disfunction
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Titolo:
Nine Feet Under

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Key Rocks::Basso
FaB Nine::Voce
Maddy Dukk::Chitarra
Mirkko De Mayo::Batteria
Vince Stevenz::Chitarra

 

Genere:

 

Durata:
36' 24"

 

Formato:

 

Data di Uscita:
2005

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

I Napoletani Internal Disfunction nascono nel 1999 e dopo anni di attività si guadagnano una certa notorietà nell'underground partenopeo. Punto di forza della band sono le esibizioni live, grazie anche ad una ben marcata attitudine Glam che si addice perfettamente alla musica proposta dal quintetto (divenuto tale solo nel Luglio 2005 con l'ingresso di un secondo chitarrista).
Non mi è chiaro se "Nine Feet Under" è un promo cd, oppure se è a tutti gli effetti il primo album della band. (Sulla bio che mi è stata data sono presenti entrambe le diciture...). Nel caso si tratti di un promo, si può passare sopra ad una produzione piuttosto scarsa, nel caso si tratti di un album... Beh... Un po' meno!
Importante premessa prima della recensione vera e propria del diso: il sottoscritto è tutt'altro che un amante del genere proposto dagli Internal Disfunction e non ascolta più Hard/Glam Rock da almeno 10 anni. Questione di gusti e anche del fatto che sono convinto che questo genere abbia dato il meglio di sè negli anni 80 e che oramai non abbia più nulla di nuovo da dire. Dal momento però che la musica è libertà di espressione e che ognuno può esprimersi come meglio crede e dal momento che sono perfettamente cosciente di quanta fatica e quanti sacrifici richieda l'essere musicista in Italia al giorno d'oggi, invece di liquidare la recensione con un semplice "non è il mio genere. Non mi piace. Voto...", preferisco cercare di dare un giudizio il più possibile obiettivo al lavoro. Ovviamente, per quanto io possa cercare di essere obiettivo, i voti rappresentano pur sempre un parere personale e quindi altamente soggettivo. Tutto questo preambolo perchè tengo a precisare (visto anche qualche precedente infelice) che mi piace scrivere recensioni non per il gusto sadico di stroncare le band, ma per ascoltare quanta più musica possibile, soprattutto dall'underground italiano che scopro essere molto vivo e valido nonostante la situazione pietosa della musica nel nostro paese. Il mio giudizio conta meno di nulla. Quindi il massimo rispetto per chi dedica la propria fatica, il proprio tempo ed i propri soldi ad una delle forme d'arte più spettacolari.
Detto questo... La band propone un Hard/Glam/Punk Rock con qualche tinta blueseggiante. L'album è piuttosto omogeneo, si apre con una intro (a mio parere un po' troppo lunghina...) per poi esplodere con i primi 4 pezzi tutti piuttosto tirati. Di questa prima parte ho apprezzato soprattutto "The Crash" (bel groove) e "When You're Not Around". Un po' piatta, a mio parere, la numero 4 "Deca-Dance 1984".
Arriviamo quindi alla ballad "Far Away From You", il pezzo più azzeccato del disco. Classica ballad anni 80 che se da un lato non può essere vista come qualcosa di nuovo (ma dubito che questo sia l'intento della band), dall'altro dimostra una buona capacità di scrivere melodie che funzionano bene.
Proseguendo oltre, bello il finale sostenuto di Find The Way Out, mentre considero il pezzo più debole del disco "Two Souls In Love With Death". Il pezzo finale è un'outro, ma secondo me è un peccato "sprecare" un bell'arpeggio di chitarra come quello proposto in "Exodus - Senseless Acts Of Beauty" per una semplice outro...
A penalizzare non poco il tutto è una produzione veramente scarsina... Il disco suona poco e le chitarre sono piccole, cosa che per il genere è abbastanza grave. Molto vintage il suono della batteria che a mio parere meriterebbe suoni più potenti. Sono convinto che con una produzione professionale i pezzi ne guadagnerebbero tantissimo, anche perchè stiamo parlando di una band che ha l'impatto live come punto di forza.
In definitiva un gruppo che penso possa piacere molto agli amanti del genere e che spero di poter vedere dal vivo o magari sentire in una registrazione che gli renda giustizia.
Mi scuso con la band per la lunghissima recensione, ma per il rispetto che nutro nei confronti dei musicisti in generale, tenevo a precisare ed a motivare alcune mie posizioni.

Track by Track
  1. Prologue - Senseless Acts Of Violence 50
  2. Jack & Coke Suicide Blues 60
  3. When You're Not Around 65
  4. Deca-Dance 1984 50
  5. The Crash 65
  6. Far Away From You 68
  7. Find The Way Out 63
  8. Two Souls In Love With Death 48
  9. Exodus - Senseless Acts Of Beauty 50
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 45
  • Qualità Artwork: 60
  • Originalità: 50
  • Tecnica: 75
Giudizio Finale
58

 

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