Dayan Same «Thaùma» (2005)

Dayan Same «Thaùma» | MetalWave.it Recensioni Autore:
Cynicalsphere »

 

Recensione Pubblicata il:
--

 

Visualizzazioni:
1338

 

Band:
Dayan Same
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Titolo:
Thaùma

 

Nazione:
Italia

 

Formazione:
Giovanni Tozzi - voce
Simone Guerrucci - chitarra
Luca Guerreschi - tastiere
Davide Bianchi - basso
Stefano Foglia - batteria

 

Genere:

 

Durata:
33' 47"

 

Formato:

 

Data di Uscita:
2005

 

Etichetta:

 

Distribuzione:
---

 

Agenzia di Promozione:
---

 

Recensione

Non è passato nemmeno un anno da quando la creatura Dayan Same ha emesso i primi vagiti nella scena metal italiana, che già la vediamo tornare a gettarsi nella mischia con una nuova fatica in studio, “Thaùma”. Le differenze fra “Absent”, il lavoro di debutto della band, e questo suo successore balzano immediatamente all’occhio: l’artwork è ben curato e la registrazione risulta ancor più professionale. Ma soprattutto, una consistente track-list permette finalmente di avere un’idea più definita del sound e della qualità dei Dayan Same, prog/metal band di San Remo che, nell’intervallo di tempo fra il primo ed il secondo capitolo della sua discografia, si è ritagliata una bella fetta di popolarità nel Nord Italia, vincendo il Red Music Festival ed arrivando alle finali di Arezzo Wave 2006 per la regione Liguria.
“Thaùma”, che nel linguaggio greco antico significa “stupore”, si dimostra un disco ben più complesso e maturo rispetto al suo predecessore: l’elaborata struttura degli arrangiamenti ed un maggiore tasso qualitativo delle sue canzoni sono infatti particolari che si notano fin da un primissimo ascolto. Tecnicamente parlando poi, i nostri anche in quest’occasione confermano quanto di buono avevano già espresso in precedenza (davvero notevole la prestazione della coppia Guerrucci/Guerreschi, rispettivamente chitarra e tastiera), dimostrando così di non sfigurare assolutamente rispetto a colleghi più eccelsi. Rimane comunque in agguato lo spettro di artisti quali Dream Theater, Fates Warning o Queensryche, ai quali i Dayan Same risultano essere piuttosto devoti, ma comunque mai in maniera eccessiva. Ed anzi, appare piuttosto palese il tentativo di far emergere nei brani di “Thaùma” uno stile il più personale possibile, cosa che ai cinque ragazzi sanremesi sembra riuscire piuttosto bene e con risultati più che apprezzabili. Non finiscono qui però le piacevoli sorprese di “Thaùma”. Resta infatti impressa anche un’autorevole scorrevolezza dei trentatre minuti qui contenuti, aspetto questo per nulla scontato, se considerato che oggi è praticamente un caso su un milione trovare un disco di prog-metal sì tecnico ed intricato, ma anche non noioso e scontato allo stesso tempo. E qui il merito va pure alla bellissima prova di Giovanni Tozzi, vocalist capace di catturare l’orecchio dell’ascoltatore sia attraverso momenti di pura e coinvolgente intensità, sia grazie ad altri di estrema emotività e raffinatezza (ascoltare l’opener “Mother, Father” per credere). Lasciatevi dunque trasportare nel mondo dei Dayan Same e dalla loro abile capacità di combinare la melodicità e la ricercatezza del progressive rock con la graniticità e l’impatto dell’heavy-metal. Dopo i December Flower, un’altra bella realtà di cui San Remo deve andar fiera. Altro che festival! Seguiteli con attenzione!

Track by Track
  1. Mother, Father 85
  2. Are You Gonna Be My Killer, Mama? (Silenus' Ancient Pagan Wisdom) 85
  3. Glare In The Mirror Of My Mind 90
  4. Thinkin' About 80
  5. Silent Sea 75
Giudizio Confezione
  • Qualità Audio: 80
  • Qualità Artwork: 70
  • Originalità: 70
  • Tecnica: 85
Giudizio Finale
80

 

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